Repubbliche Baltiche  - agosto 2012

Mi ha divertito vedere il disegno di una maglietta venduta in un piccolo negozio di Riga : sul davanti la frase "Are where Lettonia, Estonia, Lituania ? " e sul retro della maglia una freccia che indicava la posizione geografica delle tre Repubbliche con la frase "We are here". Tre Paesi poco conosciuti da molti, forse perchè nonostante le differenze etnico-linguistiche e culturali che fanno di Lituania, Lettonia ed Estonia tre universi distinti, l'intersecarsi nei secoli delle vicende dei tre Paesi e le esperienze e le sofferenze che li hanno a lungo accumunati hanno fatto sì che molti identificassero l'area baltica in un organismo unico ed omogeneo. E invece ciascuno dei tre Paesi parla una propria lingua diversa dagli altri (e per noi decisamente incomprensibile...) e per quanto riguarda la religione si passa da una Lituania uniformemente cattolica a una Lettonia in parte cattolica e in parte protestante, per arrivare all'Estonia prevalentemente protestante. Anche la moneta li differenzia : in Lituania si trova il litas, in  Lettonia il lats e in Estonia l'eesti-kroon (ma qui circola anche l'euro...). Attraverso questo viaggio ho conosciuto il rispetto e la conservazione della natura e delle tradizioni, ho apprezzato la disponibilità degli abitanti e soprattutto ho capito perchè i centri storici di Tallin, Riga e Vilnius sono stati nominati dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

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 In Estonia circola la famosa leggenda della Dama Bianca  (The White Lady) affonda le sue radici nel Medio Evo. Un monaco che viveva nel monastero del Castello Episcopale di Haapsalu si innamorò follemente di una ragazza. A quei tempi per le donne era vietato entrare nel Castello, pena la morte. Per incontrare la sua amata il monaco la fece, allora, travestire da ragazzo, introducendola nel coro episcopale. Ben presto l’astuto  stratagemma venne però scoperto. Il verdetto del Vescovo fu inflessibile. Il monaco fu rinchiuso nelle segrete fino alla morte. La fanciulla fu murata viva nel Battistero, ai tempi in costruzione. Le urla e i lamenti delle povera giovane si udirono per diversi giorni, fino alla loro definitiva scomparsa. La tradizione vuole che la ragazza, ad ogni plenilunio di agosto, si manifesti per dimostrare l’immortalità dell’amore. Questa leggenda è così amata che gran parte degli abitanti di Haapsalu sostengono di aver visto l’immagine bianca della giovane al di là della finestra del Battistero. In onore di questa commovente storia, ogni anno ad Haapsalu viene organizzato il Festival della Dama Bianca, con un fitto programma di manifestazioni culturali. Al termine degli eventi, pubblico e turisti si recano sotto la leggendaria vetrata del Battistero per assistere a uno spettacolo in cui un’attrice veste i panni della Dama Bianca.

 In Lettonia è molto conosciuta la leggenda legata alla città di Riga, la quale narra che ogni 100 anni il diavolo mette la testa fuori dalle acque del fiume Daugava e chiede a Riga se è pronta. Se la risposta è “si” quando la città celebra il proprio anniversario è destinata ad affondare nel fiume Daugava. Questo è il motivo per cui la costruzione di Riga non deve mai fermarsi e la città diventa sempre più bella.

Si dice che la Lituania sia un Paese molto superstizioso e pieno di curiose abitudini.  Ne ho scoperta una delle più affascinanti camminando lungo il ponte che attraversa la zona dell’Užupis nella città di Vilnius. È tradizione che il giorno delle nozze, i neo sposi pongano un lucchetto sul ponte come simbolo della loro unione. Subito dopo gettano l’unica chiave nelle acque del fiume sottostante.