• Portogallo - marzo 2005
• Lisbona e Sintra - aprile 2017
• Lisbona - luglio 2018

Perché andare in Portogallo ?

 -perché maiale e vongole vengono cucinati insieme e nessuno ci trova nulla di strano;
 -perché il fiume Tejo è grande come il mare;
 -perché il "bica" (caffè espresso) è buono come quello italiano;
 -perché il vento arriva direttamente dall’America;
 -perché gli uomini riescono ancora a commuoversi e nessuno se ne vergogna;
 -perché Cabo da Roca è il punto più a ovest d’Europa;
 -perché ci sono 365 ricette per cucinare il baccalà;
 -perché la musica struggente del fado ti entra dentro e ci rimane;
 -perché il tram 28 è solo qui;
 -perché sembra che l’aereo atterri proprio in mezzo alla città;
 -perché è il Paese più romantico del mondo;
 -perché bisogna assaggiare la ginjinha (liquore alla ciliegia) almeno una volta;
 -perché davanti a un bicchiere di Porto è facile fare amicizia;
 -perché se seduto al tavolino di un caffè ti senti Pessoa potresti perfino scrivere un capolavoro;
 -perché ancora prima di partire hai già voglia di tornarci;
 -perché la lingua portoghese è poesia;
 -perché il “caldo verde” è una zuppa che viene servita quasi sempre tiepida;
 -perché qui si capisce il vero significato della parola “multietnico”;
 -perché perdersi nell’Alfama è bello e poi sai che tutte le strade portano al Tejo;
 -perché i bambini giocano ancora per strada;
 -perché puoi guardare per ore le facciate dei palazzi senza annoiarti;
 -perché si sente la musica per la strada;
 -perché ci sono i marciapiedi più belli del mondo;
 -perché il Latte alla Portoghese esiste davvero;
 -perché nelle acque del Tejo ci sono i delfini;
 -perché al Palacio da Pena di Sintra pare di stare a Disneyland;
 -perché si fanno le corride ma il toro non muore;
 -perché  Lisbona è su sette colli come Roma;
 -perché Sant'Antonio da Padova è nato a Lisbona.  

Bisogna andare a Lisbona e scoprirla e centellinarla come un bicchierino di ginjinha!  

Lisbona e Sintra - aprile 2017

Lisbona - luglio 2018

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NAZARE’, piccolo paese di pescatori.

Il nome deriva da Nazareth. La leggenda dice infatti che la Madonna conservata nella chiesa sia stata intagliata da San Giuseppe. Il paese è diventato famoso dopo un miracolo che racconta: Un nobile inseguiva un cervo che, nella nebbia, precipitò da una scogliera annegando in mare ma la Madonna fermò il cavallo del nobile evitandogli così la morte. La statua della Madonna è piena di gioielli, donati dalle donne, qui molto devote.

Curiosità: le donne portano 7 gonne una sopra l’altra (la leggenda vuole che ogni giorno della settimana se ne tolgano una… aspettando che a fine settimana arrivi il marito pescatore) e una camicia scozzese (diverse per ogni famiglia), pianelle di vernice ricamate. Le donne vestite di nero sono le vedove.

Alcobaca , il paese degli innamorati

Il nome della città è collegato alla storia di due giovani promessi sposi, lei Alcoa e lui Baca.  Il loro matrimonio era legato al buon andamento del raccolto, ma quell'anno il raccolto fu troppo magro e i due non poterono sposarsi. I loro pianti formarono due fiumi : l'Alcoa e il Baca. Da qui il nome della città.

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All'interno della monumentale Abbazia Cistercense in stile gotico primitivo ci sono le tombe di Re Pietro e Ines, la sua amante. I due vengono definiti "Romeo e Giulietta" perchè Alfonso, padre di re Pietro, fece decapitare Ines per il solo fatto che era spagnola e alla morte della Regina Costanza, moglie di Re Pietro, sarebbe diventata regina, causando così il dominio degli Spagnoli. Ines venne incoronata regina dopo la morte. Le due tombe sono una di fronte all'altra in modo che " ... nel giorno del Giudizio, quando i morti usciranno dalle tombe, re Pietro e Ines si possano vedere subito ..." .  I due sarcofaghi bianchi sono decorati con angeli che sostengono i corpi del re e della regina. Su quello di Ines  appaiono  figure "mezze uomini e mezze animali" che rappresentano gli assassini di Ines, mentre su quello di re Pietro è scolpito il Rosone della Fortuna con la scritta     " INSIEME FINO ALLA FINE DEL MONDO"

Le sardine di Lisbona

Il 13 Giugno, giorno di Sant'Antonio, è la data dove a Lisbona esplode la festa. Giugno è il mese del divertimento, il mese dei Santi, si comincia da giorno 1 e per tutte e quattro le settimane seguenti la città si trasforma.   Il simbolo della festa è una sardina. Chi è stato a Lisbona non ha potuto non notare le sardine in ceramica o in cartone, sparse per tutta la città, nei bar, nei ristoranti, nelle vetrine,  tutte diverse tra loro, lunghe 50 cm circa, che rappresentano diverse facce di Lisbona. L'EGEAC, l'azienda di promozione culturale della città, dal 2003 decise di adottare il simpatico pesciolino come simbolo delle feste popolari di giugno nella città di Lisbona, chiedendo a tutti di decorarlo liberamente. Dal momento in cui è stato lanciato il concorso, la fantasia si è scatenata: l’edizione 2016 ha fatto registrare quasi 8.900 partecipanti da 70 paesi diversi, pertanto la sardina è diventata ufficialmente la vera regina delle feste, grazie anche alla sua natura multiculturale.

Il simbolo del Portogallo : il gallo 

Non tutti sanno che il simbolo del Portogallo è un gallo, per la precisione un galletto in ceramica colorato e decorato con simboli di cuori. Questi galletti sono prodotti per la maggior parte nella città portoghese di Barcelos.
La storia del simbolo del Portogallo è legata a una leggenda, che narra di un pellegrino diretto verso Santiago de Compostela in Spagna, il quale venne accusato ingiustamente di furto e processato. Il pellegrino invocò San Giacomo e come segno della propria innocenza, durante il processo, riuscì a far cantare un gallo: era il gallo arrosto che il giudice stava per mangiare.
Come segno di devozione il pellegrino realizzò in terracotta una formella raffigurante un gallo, che simboleggia la fede, la buona fortuna e la giustizia.

Coimbra, la città  dei santi e degli studenti

All’interno della Cattedrale si trova il dipinto del MIRACOLO delle ROSE. La leggenda racconta che la regina Isabella era solita fare la carità nascondendo il cibo sotto il mantello. Un giorno incontrò il marito re Dionigi , contrario alle opere caritative di Isabella , il quale le chiese di mostrare cosa nascondesse sotto il mantello.  La regina lo aprì e caddero a terra tante rose… era il mese di gennaio! La regina ISABELLA è la patrona della città.

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All'ingresso dell' ACQUEDOTTO di San Sebastiano si trova la statua del santo priva di frecce. La leggenda racconta che gli studenti rubarono le frecce d’argento lasciando un biglietto “BASTA CON QUESTA SOFFERENZA !"    Era chiaramente uno scherzo e le frecce vennero vendute. Recuperate dopo anni,  ora sono custodite nel museo della città.

Braga , la città dalle mille cappelle

La leggenda racconta che  il diavolo è solito passare tra le vie della città a mezzogiorno, così i portoghesi hanno costruito CAPPELLE con il Santo che li possa proteggere ad ogni incrocio delle vie di questa città.

GUIMARAES , Patrimonio Mondiale dell'Unesco

Qui le ragazze indossano gonne a righe colorate, camicia bianca, panciotto, foulard, con gioielli in filigrana d’oro o d’argento, mentre il loro vestito da sposa è tutto nero. Le ragazze ricamano i fazzoletti per i loro innamorati con cuori, colombe e  frasi d’amore…

Una divertente curiosità  :  il nome degli abitanti di Guimares è "mignotti"