Irlanda - agosto 2000

Andare in Irlanda è andare per storia e natura. E' rimasta così da quando è stata creata; l'uomo non l'ha sovvertita, ma si è piegato alla sua identità selvaggia. Si è adattato a questa terra verde, a questi cieli bizzosi e a questo mare freddo che carezza le sue coste nude. L'ha arricchita di castelli che profumano di storia e di mistero, che spiccano improvvisamente fra i boschi folti, fra l'erba alta delle colline e le acque limpide dei fiumi e dei laghetti. La terra d'Irlanda è intrisa di cultura attraverso le sue croci celtiche riccamente scolpite, i suoi antichi libri di Kells a Trinity College, i suoi monaci benedettini di Kylemore Abbey. Si può percorrere questa terra senza una meta prefissa, ma ogni luogo profuma del suo passato. Ogni villaggio ha i suoi eroi da ricordare, le sue leggende da raccontare. 

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Io non so se il gigante d'Irlanda, così come dice una leggenda, costruì le pietre esagonali per andare dalla sua amante in Scozia; ma son sicura che Dio, dopo aver creato la bella Irlanda, si sia complimentato con Se Stesso per il bel lavoro fatto.

E’ famosa la leggenda secondo la quale S. Patrizio cacciò in mare tutti i serpenti d’Irlanda. Ciò avvenne nel 441 quando Patrizio trascorse 40 giorni e 40 notti sul monte Croagh Padraig. Al termine del quarantesimo giorno, si dice che il patrono d’Irlanda abbia scagliato un campana su una pendice del monte, scacciando dall’isola tutti i serpenti. Oggi il monte è meta per molti pellegrini soprattutto dal 15 luglio al 15 agosto. Leggenda o verità? Fatto è che oggi non si trova alcuna specie di serpente sul suolo irlandese. 

IL TRIFOGLIO E LA TRINITA'

 Il trifoglio, lo shamrock, è diventato simbolo dell’Irlanda, fieramente esibito sulle divise delle squadre di alcuni sport, grazie a San Patrizio.La leggenda vuole che un giorno San Patrizio trovandosi di fronte al supremo re di Tara, Laoghaire, cercò di spiegare ai celti il concetto di Trinità. Non riuscendoci, invocò il suo Dio affinché gli concedesse la capacità di farsi capire. Abbassando gli occhi a terra, vide un trifoglio, lo raccolse e prese a spiegare il rapporto fra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sfruttando il paragone con esso. Le tre foglie, unite ma distinte allo stesso tempo si rivelarono perfette per la spiegazione. Il re restò impressionato e molte persone si convertirono alla religione del Dio uno e trino.

Il 17 marzo in Irlanda si festeggia il giorno di San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda. Le strade si vestono di verde e nei pub, dove scorrono fiumi di birra, tutti si lasciano andare al craig (termine gaelico intraducibile che a grandi linee significa : divertirsi in compagnia di buoni amici).  La festa è sempre stata un’importantissima ricorrenza religiosa in Irlanda ma solo negli anni ultimi anni ha assunto i toni folcloristici e festaioli che si vedono oggi in tutto il mondo.   

Oltre al classico “Slainté” (che in gaelico significa “salute”), ci sono diverse formule di buon augurio per brindare a San Patrizio. Tra le più famose, ci sono “May your pockets be heavy and your heart be light, may good luck pursue you each morning and night” (“Che tu abbia le tasche pesanti e il cuore leggero, che la fortuna si prenda cura di te giorno e notte”), “May the roof above us never fall in, and may we friends gathered below never fall out” (“Che il tetto non caschi mai sopra le nostre teste e che noi amici sotto non litighiamo”) e “A trout in the pot is better than a salmon in the sea” (“Una trota nella pentola è meglio che un salmone nel mare”).

Il cielo d'Irlanda                                     di Fiorella Mannoia

Il cielo d'Irlanda è un oceano di nuvole e luce

Il cielo d'Irlanda è un tappeto che corre veloce

Il cielo d'Irlanda ha i tuoi occhi se guardi lassù

ti annega di verde e ti copre di blu

Dal Donegal alle isole Aran

e da Dublino fino al Connemara

dovunque tu stia viaggiando con zingari e re

il cielo d'Irlanda si muove con te

Il cielo d'Irlanda è dentro di te.

LA CROCE CELTICA

S. Patrizio conosceva la lingua e la cultura irlandese grazie al periodo di schiavitù che aveva vissuto su Slemish Mountain. Quando da Roma, l’apostolo tornò in Irlanda per evangelizzare il paese, la sua missione ebbe successo perché egli non cercò mai di far dimenticare ai Celti del luogo le loro credenze, anzi, cercò in ogni modo di combinare la nuova fede cristiana con la loro simbologia. Un esempio, secondo la leggenda, è la Croce Celtica: S. Patrizio aggiunse un cerchio all'altezza dell'incrocio degli assi della croce. Quel cerchio simboleggiava il Sole, un potente simbolo celtico, ma simboleggiava anche il Cristo, luce delle genti e salvezza dell'umanità.

IL POZZO DI SAN PATRIZIO

Sembra che Patrizio fosse custode di una grotta senza fondo, l’ormai celeberrimo Pozzo di San Patrizio, dalla quale dopo aver visto le pene dell’Inferno, si poteva accedere al Purgatorio giungendo persino ad intravedere il Paradiso. La grotta, murata per volere di Alessandro VI nel 1497, era localizzata su un isolotto del Lough Derg, dove poi venne costruita una chiesa, oggi meta di pellegrinaggio penitenziale per molti fedeli.