Israele  -  aprile 2000

Israele : luogo ricco di atmosfere profonde e uniche. Anche per chi è ateo è difficilissimo non subire il fascino mistico di questo Paese. Questo viaggio è nato dalla voglia di seguire la strada di chi tanto tempo fa mi ha preceduto, soprattutto di comprendere perchè ancora oggi a distanza di secoli si respira la tensione tra quei popoli che hanno in comune un'unica matrice religiosa : la fede in un solo Dio.

In nessun luogo al mondo è possibile comprendere la parola FEDE come a Gerusalemme, oggetto di tante battaglie tra cristiani, ebrei e musulmani. Certo è che quando si entra in questi luoghi destinati al culto si respira  una particolare religiosità, a prescindere "da che parte stare".

 

La moschea di Omar ha una cupola dorata, la Cupola della Roccia, chiamata così perchè ricopre la roccia su cui Abramo stava per sacrificare Isacco e da cui Maometto è asceso al Cielo. Per questo motivo questo luogo è conteso da tutte e tre le religioni

 

La spianata del tempio di Gerusalemme è nota nel mondo per i numerosi scontri tra palestinesi e israeliani. E' assudo pensare che questo luogo di pace si  sia trasformato nel tempo in un luogo di sangue. Quando si arriva alla Spianata alcuni guardiani controllano che le persone siano vestite         con abiti adeguati ad un luogo sacro ed invitano a coprirsi chi ha le        braccia e le gambe scoperte.

 

Bab Es Silsileh è la "Porta Bella"del Tempio di Gerusalemme

 

Gerusalemme è la città delle porte, ben otto. Particolare è la Porta di    Sion che appare crivellata da mille buchi, segni di vecchie battaglie e di un'idea di pace continuamente minacciata.

 

La Piscina di Bethesda

 

Il Santo Sepolcro è il luogo dei "luoghi". Quando si entra in questa Basilica    si ha l'impressione di essere in un condominio dove ortodossi, cattolici e   copti convivono sotto lo stesso tetto, tutti vicini al Padre. La massa di gente che la visita impedisce forse una totale concentrazione, ma essere dove Gesù ha patito, è stato crocifisso e poi sepolto ti regala sicuramente una grande emozione.

 

La Pietra dell'Unzione su cui fu adagiato il corpo di Gesù per prepararlo   alla sepoltura così come prevedeva  il rito ebraico.

 

Dai tempi di Saladino le chiavi della basilica sono di proprietà di due             famiglie musulmane neutrali che a turno tutte le mattine alle 4,00 e tutte le sere alle 19,00 aprono e chiudono il portone d'ingresso.

 

L'edicola del Santo Sepolcro vero e proprio, fiocamente illuminata, è    tenuta dagli ortodossi che puntualmente montano la guardia con i loro vestiti neri e le lunghe barbe.

 

La Chiesa dell'Agonia o delle Nazioni ( perchè costruita con il contributo     di diverse Nazioni)  racchiude al suo interno la roccia sulla quale, secondo la tradizione, Gesù pregò solitario e sudò sangue nella notte precedente   al tradimento di Giuda. Questa chiesa racconta molto bene i momenti     della passione di Cristo in quanto è molto buia, con vetrate blu, viola,lilla, creando così un'atmosfera che invita alla meditazione.
 

 

La Chiesa del Dominus Flevit (Il Signore pianse) ha la forma di una lacrima

 

 Dal suo interno si può vedere il panorama dell'intera città ed è quello che vide Gesù quando voltandosi  in direzione di Gerusalemme si lasciò andare al pianto, immaginandone l'imminente distruzione avvenuta poi nel 70 d.C.   ad opera dell'imperatore Tito.

 

Il Cenacolo

 

Originale è la chiesa del Padre Nostro che sorge dove Cristo insegnò ai   suoi Discepoli la preghiera.

 

Su una parete vi è inscritto il Padre Nostro in 44 lingue.

 

David Street ( suq arabo)

 

 

 

 

 

Una delle vie di Gerusalemme - il cardo

 

E' impressionante il controsenso che emerge da questa foto :  in fondo la chiesa della Dormizione dedicata a Maria e in primo piano dei soldati israeliani col mitra in spalla. Nessuno è in grado di prevedere se e quando in Israele tornerà la pace, ma è certo che questo spicchio di mondo ha tanto bisogno di realizzarla per continuare ad esistere.

 

La valle di Giosafat è piena di tombe ebraiche. Non ci sono fiori ma sulle tombe si poggiano dei sassolini , perchè questi rimangono nel tempo, mentre i fiori appassiscono.

 

Monumento alla Menorah , il candelabro ebraico

 

La sensazione che provi entrando nell'orto degli Ulivi è di tristezza e smarrimento. Tristezza perchè  è il luogo dell'agonia del Signore e smarrimento che l'uomo prova davanti alla sofferenza e alla morte, così come prese il Cristo uomo.

 

Il muro del pianto è quanto rimane del  primo tempio di Gerusalemme, costruito tremila anni fa. E' chiamato muro del pianto perchè gli ebrei piangono in ricordo del tempio distrutto.

 

Il muro del pianto è in pratica una grande sinagoga all'aperto. Ci sono     due settori distinti, rigorosamente destinati agli uomini e  alle donne. Gli uomini devono entrare con il capo coperto, ma tutti in segno di rispetto verso Dio devono uscire camminando all'indietro, senza mai dare le spalle al muro. Tra i mattoni del muro, nelle fessure, molti lasciano dei piccoli biglietti con le loro preghiere, richieste o ringraziamenti al Signore. Ogni sabato davanti al muro del pianto si svolge la cerimonia del Bar Mitzvah,       il  momento in cui un bambino ebreo raggiunge l'età della maturità (13 anni) e diventa responsabile in prima persona nei confronti della legge ebraica.    Gli ebrei pregano dondolandosi, perchè per loro non si prega       solo con la mente, col cuore  e con le parole, ma tutto il corpo deve partecipare alla preghiera.

 

Visitando Yad-Va-Shem (Segno e Nome), il memoriale costruito in onore degli oltre sei milioni di vittime dell'Olocausto, si prova un'indescrivibile commozione. Il respiro si blocca davanti all'ultimo vagone che ha trasportato come carne da macello migliaia di innocenti verso Auschwitz.

 

Scultura dedicata agli ebrei uccisi

 

Ma è l'area dedicata ai milioni di bambini morti nei campi di concentramento che ti stringe il cuore. Come colonne bianche spezzate non potranno più sostenere  il peso della loro vita.

 

Betlemme colpisce per la sua semplicità. E' come se Dio umilmente avesse scelto di farsi uomo in un povero paese. A  Betlemme i  bambini  ti accompagnano lungo il cammino,  non  per venderti qualcosa ma semplicemente per farti compagnia.

 

La stella argentata incastonata nel marmo ricorda l'inizio di una nuova vita.

 

La chiesa della stella cometa.

 

La chiesa della natività

 

Frontiera israeliana : fine di un bellissimo viaggio, dove ciò che hai potuto solo  immaginare qui diventa reale e più intenso di significato.

 

Libro ospiti

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