Giordania  -   aprile 2000

Il viaggio in Giordania è stato pensato ed organizzato dopo aver letto una frase di Lawrence d'Arabia sulla necessità morale di conoscere Petra, la bellissima città nabatea del II sec.a.C. Egli scrisse : "  Petra è il più bel luogo della terra ... per i colori delle sue rocce tutte rosse e nere con strisce verdi e azzurre quasi dei piccoli corrugamenti, per le forme delle sue pietre e guglie e per la sua fantastica gola in cui scorre l'acqua sorgiva e che è larga appena quanto basta per far passare un cammello. Ma tu non saprai mai che cosa in realtà sia Petra a meno che non ci venga di persona ".  Ed io ci sono andata. Molte cose mi riempiono il cuore e la mente quando penso al mio viaggio in Giordania perchè ho visto luoghi bellissimi ed unici e col cuore stretto ho lasciato un popolo cordiale e affettuoso che rimarrà sempre nei miei ricordi più significativi.

All'improvviso, dopo aver camminato a piedi per 5 km. lungo il canyon che porta alle rovine e dopo aver attraversato il siq, ti appare Petra,  l'antica città rosa del deserto ... e allora rimani senza parole di fronte a questo luogo di favole.

 

 
viaggio in Giordania, secondo giorno, Petra

 

 

 

Petra - il Khazneh ( il Tesoro), un monumento funebre  alto 43 metri che, a seconda dell'inclinazione dei raggi del sole, assume diverse colorazioni, dal rosso scuro al rosso chiaro. Questa costruzione è interamente scolpita nella roccia.

 

 

 

Qui a Petra è un susseguirsi di tombe, monumenti, case, scavati nella roccia, con colori che vanno dal tenue rosa al rosso cupo. Antiche scale scolpite nell'arenaria, ripide e faticose, ci portano in stanze dove, forse, i nabatei, svolgevano i loro riti ancora oggi per noi carichi di mistero.

 

 

 

 
viaggio in Giordania, secondo giorno, Petra

 

La bellezza della roccia variopinta

 

 

 

Verso Aqaba, una città che si affaccia sul Mar Rosso

 

Spiaggia di  Al - Hafayer  (Aqaba)

 

Il Wadi Rum è un deserto rosso, sembra di essere su Marte. Le pareti a picco si alternano a distese di sabbia dove si possono trovare piccole sorgenti nascoste tra le rocce a strapiombo.

 

E' un deserto strano, perchè a causa del vento le dune si spostano continuamente e perchè i colori cambiano a seconda dell'ora del giorno.

 

Nel deserto di Wadi Rum i beduini sono i padroni di casa e si muovono in questo spazio infinito con la naturalezza di chi si sente a casa.           Scriveva Jorge Borges : " Lungo il loro percorso le carovane beduine lasciano  tracce ed orme nel deserto senza fine. Questo libro di sabbia sconvolto dal vento racconta itinerari divenuti ormai irriconoscibili, una ragnatela stesa al suolo, che sembra non dotata di senso ed invece è    ricca di direzioni".

 

Non si può comprendere la sensazione di libertà che ti comunica il deserto se non provi almeno una volta a viverlo. Gli uomini del deserto conoscono tutto e sanno scegliere il passaggio giusto in una distesa enorme e senza alcun riferimento. Sono gli uomini che sanno ancora leggere le stelle e orientarsi in una tempesta di sabbia.

 

Rimanere insabbiati nel deserto con un vecchio fuoristrada, mentre l'autista giordano impreca in arabo ed esclama poi "Sorry, sorry" ogni venti secondi, non è proprio un'esperienza felice. Eppure il fascino dell'ambiente fa superare ogni inconveniente, perchè dinanzi al deserto tutto è relativo, tutto passa ...

 

Un ricordo particolare va a Solima, la nostra guida giordana, che con i suoi curiosi racconti ci introduce continuamente nell'immenso universo dei sapori e delle usanze della sua terra e soprattutto ci trasmette l'amore per il suo Paese, ma con discrezione, senza esibire alcun fondamentalismo.

 

Divertente ed insolito è stato l'incontro con Baby, il piccolo dromedario   che si è praticamente incollato a noi. Il suo padrone ci ha fatto capire (in un inglese stentato...) che è molto vanitoso e che quindi ama molto farsi fotografare.
 

 

 

 

Monumento a Lawrence d'Arabia. Era un archeologo, agente segreto e ufficiale britannico, il quale combattè accanto ai beduini arabi contro l'impero turco durante la prima guerra mondiale.

 

Antichi graffiti sulle alti pareti di queste rocce.

 

L'esperienza più curiosa e divertente di questo viaggio è stata senz'altro quella del Mar Morto.  In realtà è un lago salato, il punto più basso della Terra, che impedisce qualsiasi forma di vita.

 

E' insolito e divertente vedere come si può leggere un giornale o fare   yoga senza sforzo, stando perfettamente a galla, perchè il Mar Morto ha una densità salina molto alta che esercita una maggiore pressione sul corpo facendolo galleggiare ...  

 

A Jerash, l'antica Gerasa, fondata da Alessandro Magno e portata al massimo splendore da Roma, si trovano i resti di un'antica civiltà che ancora oggi riesce a trasmettere bellezza. 

 

Arco di triofo

 

Santuario di Artemide

 

 

 

Teatro Grande

 

 

 

Deserto di Arnon

 

 

 

" Sali su questo monte Nebo, che è nel paese di Moab, di fronte a Gerico, e mira il paese di Canaan, che io dò in possesso agli israeliti. Tu morirai sul monte sul quale stai per salire e sarai riunito ai tuoi antenati" ( Dt 32, 49-50) .  Mosè, proprio da questo luogo, contempla, per la prima volta, la sua Terra Promessa.  Riesce a vederla senza  però mettervi mai piede. Morirà all'età di 120 anni e sarà sepolto su questo monte.

 

 La croce richiama il serpente di rame creato da Mosè.

 

La tomba di Mosè si trova in un museo di costruzione bassa, semplice, una sorta di casina, impreziosita da ricchi mosaici.

 

 

 

 

 

A Madaba nella Chiesa ortodossa di San Giorgio l'attenzione è attratta da qualcosa a me molto familiare, perchè vista su tanti libri di storia : la   prima cartina conosciuta a mosaico della regione orientale del Mar Mediterraneo(560 d.C.)

 

Chiesa francescana sul monte Nebo

 

Qualcuno ha definito la Giordania "paese di deserti, castelli e profeti". Niente di più vero e suggestivo : si attraversano valloni desertici dove    qua e là sono seminati castelli e fortificazioni. Particolare è il castello di Kerak, che è un vero e proprio labirinto nella roccia, costruito dai crociati per difendere la terra dagli infedeli. Saladino dovette penare non poco    per strapparlo ai cristiani ...

 

 

 

Altra importante tappa di questo viaggio è stata sicuramente  Qumran, con le sue famose grotte, dove si ritiene che vivesse una comunità degli Esseni. L'importanza storica di questo luogo è la scoperta nel 1947 di    papiri antichissimi nascosti in anfore per preservarli dalla furia devastatrice dei Romani.

 

Una visita approfondita merita senz'altro Amman, la capitale della Giordania. E' una città che riesce ad alternare l'antico con il moderno, ma ciò che colpisce è la densità della popolazione :  fiumi di persone tra      migliaia di macchine che a colpi di clacson cercano di attraversare i quartieri più frequentati. Intorno tanti negozietti che vendono di tutto ...

 

Amman - moschea Al Hussein

 

 

 

Per poter entrare nella moschea è d'obbligo indossare un copriabito con cappuccio.

 

Arriva il giorno della partenza e si parte sempre con dispiacere. Le vacanze sono così, una parentesi che si chiude, ma con tanti ricordi  che rimangono.
   
 

 

Libro ospiti

Nessun commento trovato.

Nuovo commento