Kenya - dicembre 2005

Per così tempo ho sognato il Kenya che essere qui finalmente a raccontare di esserci stata, è un'emozione della quale ancora non mi rendo completamente conto. 

Il Kenya per me è paesaggi infiniti, mare incontaminato, animali selvaggi, savana immensa, un sorriso bianco su un volto nero, una stretta di mano per augurarti un buon viaggio o semplicemente un Jambo mattutino. Tanti sono i volti di questo meraviglioso paese.  

Il mal d'Africa esiste veramente!

Quando si arriva all'aeroporto Moi di Mombasa si rimane scioccati per la confusione e la lentezza dell'organizzazione kenyota. Ti ripetono continuamente "pole- pole" che nella loro lingua swahili significa "piano-piano", e allora tu capisci che sei entrato in un'altra dimensione, dove il tempo viene misurato non in ore e minuti, ma col sole e la luna. La strada simbolo di Mombasa è la Main Road, molto trafficata, stipata di gente e auto fino all'inverosimile, ricca di negozi per turisti.                                                      "Karibu sana in Kenya !" - "Benvenuti in Kenya! "

 

Con un piccolo pulman si arriva a Mombasa percorrendo una statale che è tutta buchi, galline, biciclette, asini e capre ... Ovunque i bambini allegramente ci salutano correndo verso il pulman e gridando : "jambo, jambo !". A Mombasa puoi trovare  piccoli mercati, artigiani che sul ciglio della strada aggiustano scarpe o lavorano il legno e il metallo,  donne dallo sguardo fiero sempre troppo indaffarate, e ragazzi in bicicletta che sfrecciano velocemente carichi di secchi d'acqua. Tutti salutano ... e vendono di tutto : spezie e divani, stoffe e verdure, oggetti in legno e ciabatte, vestiti e poveri giocattoli per bambini.

 

Lungo la strada, tutto intorno è un brulichio di piccolissimi villaggi fatti di capanne in fango, paglia e sterco degli animali, dove la gente vive senza luce, acqua corrente e gas. Non possiede nulla, è davvero povera, ma dignitosamente povera, per questo motivo  riesco solo a fotografare poche cose  ...

 


Per raggiungere il villaggio dei Masai  si prende il matatu, uno scomodo  pulmino locale più disastrato di un mezzo da rottamare e da dove riesci a mangiare solo tanta polvere, sì perchè in Kenya non ci sono le nostre belle strade asfaltate. I Masai sono una tribù originaria del luogo che continua ad avere le proprie tradizioni, la propria legge , la propria religione. Hanno le tradizioni nel cuore, nel cervello e nel loro animo profondo sono e rimarranno sempre dei guerrieri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E' bellissimo andare nel Parco Tsavo East, grande quanto il Piemonte,  e vedere gli animali vivere nel loro ambiente.  Ti sembra di essere in un documentario e non riesci a credere che tutto ciò che vedi è realtà. Ma l'emozione più grande è partecipare fin dalle prime ore dell'alba all'avvistamento dei felini, gli animali più difficili da scorgere, delle mandrie infinite di gnu, zebre, bufali,elefanti, giraffe e svariati tipi di gazzelle e antilopi che spesso si spostano con i loro cuccioli in questo Parco infinito.       E' semplicemente fantastico !!!

 

Il Tarhi Camp è un campo tendato permanente, immerso nella natura,  dove ci si ferma nella savana per poter avvistare gli animali. Ciò che colpisce è la pace di questo villaggio africano, illuminato soltanto dalla luce bianca della luna.

 

La savana è eccezionale per i suoi colori che passano dal verde delle piante a tutti i colori dei maestosi animali, fino a quell'incredibile rosso della terra.

 

 

 

Una  scena ricorrente che si può  vedere nella savana è il pasto di un animale allo stato brado, come questa leonessa che si riposa all'ombra di un albero dopo aver sbranato una zebra. 

 

Elefanti

 

 

 

 

 

Bufalo

 

Impala

 

Zebre

 

 

 

 

 

Giraffe

 

 

 

Struzzo

 

Babbuino

 

Cena al Tarhi Camp con gli unici italiani del viaggio. Un caro saluto a Rodolfo e Afstanè,  Silvio e Samantha : siete stati dei simpaticissimi compagni di viaggio.

 

Per poter conoscere un'altra zona del Tsavo East ci si  ferma al Galdessa Camp e qui la magia è tangibile. Il fiume Galana scorre rinfrescando il cuore dello Tsavo e la brezza increspa le foglie delle palme vicino i cottages,  capanne di fango e legno, con i tetti in makuti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le cascate di Lugards

 

Le nostre ombre sui grandi massi variopinti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dik-Dik

 

Due giraffe innamorate ...

 

una maestosa leonessa

 

 

 

 

 

 

 

Il re della savana

 

Un'allegra famiglia di ippopotami

 

Gazzella

 

 

 

 

 

Agama

 

Il mite e paziente Mubarak, nostra fedele guida nella savana. Ho imparato da lui il significato della frase : "hakuna matata"

 

 
E dopo tante sveglie alle 4 del mattino un pò di relax a Watamu

 

Capodanno nel villaggio Temple Point Ventaclub di Watamu

 

Spettacolo dei Masai

 

 

 

 
Come dimenticare Elias Ma Pepe, l'animatore più coinvolgente e amabile     del villaggio

 

Love Beach

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una pescheria

 

Turtle Beach

 

Delfini in libertà

 

 

 

 

 

 
Long Beach

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le basse maree sono continue e si ha l'impressione che le persone camminino sull'acqua

 

 

 

Blu Bay

 

 

 

 

 

Il mercato di Malindi

 

I meravigliosi colori di un batik

 

La fabbrica del legno, una cooperativa nella quale lavorano solo ed esclusivamente gli uomini della tribù Kamba. Ogni oggetto è numerato e ad ogni numero corrisponde un artigiano, che lavora senza sosta.

 

Un chiosco lungo la strada  : l'italiano è di casa 

 

Questo meraviglioso tramonto segna la fine di un'indimenticabile viaggio ...     Ben presto come ogni sera lo splendido cielo africano si coprirà di tante stelle che sembra di poter toccare solo allungando la mano ...                                                                              Dopo l'Africa niente è più come prima ! ...

 

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